Applicazione del metodo di drenaggio linfatico
e del bendaggio compressivo Metodo Vodder
Da poco
terminata la XVI EDIZIONE DELLA SETTIMANA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE
ONCOLOGICA voglio dare il mio contributo a tutte quelle donne che si trovano a
lottare con il cancro al seno , da professionista in drenaggio linfatico
manuale oncologico ma soprattutto da diretta interessata a questa lotta.
Un contributo attraverso gli ultimi studi in materia
ma soprattutto un concreto vademecum per approcciare alla tecnica da paziente e non.
Da quasi 10 anni applico con successo il drenaggio linfatico
manuale (DLM) “Originalmethode” A.I.D.M.O.V.
del Dottor Emil Vodder alle pazienti mastectomizzate con linfedema all’arto
superiore e da quasi 10 anni mi
sorprendo sempre nel vedere ma
soprattutto misurare i risultati che si raggiungono.
Prima di iniziare a descrivere una seduta di DLM bisogna
soffermarsi un attimo sul Sistema linfatico.
Le formazioni anatomiche che contraddistinguono il sistema linfatico sono due :
1.
I vasi linfatici, che trasportano la linfa.
2.
I linfonodi, che hanno funzione di filtro.
Possiamo riduttivamente dire che il sistema circolatorio
linfatico svolge quattro funzioni principali:
1.
funzione di difesa immunitaria, con continuo
ricambio di linfociti e macrofagi.
2.
Funzione di detossicazione dei cataboliti a
opera dei macrofagi.
3.
Rimessa in circolo delle proteine plasmatiche
filtrate dai capillari che non vengono riassorbite per via venosa.
4.
Mantenimento del processo di omeostasi dei
liquidi intravascolari ed interstiziali meglio noto come equilibrio di Starling.
Quando una di queste funzioni viene meno si verifica un
quadro di insufficenza linfatica con presenza di edema.
L’edema linfatico o
linfedema è dato dalla stasi linfatica interstiziale che provoca un aumento di
volume visibile e palpabile di un arto o di un distretto. Nel caso di linfedema
conseguente a mastectomia aumenterà il volume dell’arto superiore.
L’insorgenza del linfedema dopo intervento di mastectomia
interessa una paziente su 4.
L’efficacia del linfodrenaggio
manuale nei pazienti con linfedema post-mastectomia dell'arto superiore
associato alla dissezione del linfonodo ascellare del braccio ipsilaterale è
stata dimostrata da uno studio italiano nel 2005. I migliori risultati sono
stati raggiunti nei pazienti con linfedema morbido e recente (trattato entro un
anno); I peggiori sono stati trovati nel linfedema duro cronico. L’efficacia
della fisioterapia post mastectomia è dimostrata solo se completata da terapia
elasto-compressiva ovvero da bendaggio linfologico al termine della seduta di
linfodrenaggio (LDM).
Un'assistenza psicologica è necessaria per
completare la riabilitazione.
Lo scopo di un’altra ricerca era di confrontare la riduzione del
volume del linfedema del braccio ottenuto dal DLM in combinazione con bendaggio
compressivo (CB) a quella ottenuta da solo CB.
METODI E MATERIALI:
a
50 donne con linfedema (età media di 59 anni +/- 13 anni) sono stati assegnati
in modo casuale 4 settimane di
combinazione DLM/ CB o CB da solo. L’obiettivo
era la riduzione del volume del linfedema del braccio, determinato dalla
volumetria di spostamento dell'acqua e dalla misura della circonferenza.
RISULTATI:
Il
volume del linfedema del braccio è diminuito significativamente dopo 4
settimane indipendentemente dall'assegnazione del trattamento.
CONCLUSIONE:
Questi
risultati indicano che CB, con o senza DLM, è un efficace intervento nella
riduzione del volume del linfedema lieve del braccio. I
risultati suggeriscono che la CB da solo dovrebbe essere considerata come
un'opzione di trattamento primario nella riduzione del volume del linfedema del
braccio. Potrebbe
essere un ulteriore vantaggio dall'applicazione del DLM per le donne con
linfedema lieve.
Uno studio intitolato “Does manual lymph drainage prevent
lymphoedema in patients who have had surgery for breast cancer?” del 2011 ha
dimostrato come il DLM non costituisca prevenzione nel caso di intervento al
seno.
- Lo studio: Il drenaggio linfatico manuale impedisce il linfedema nei pazienti che hanno avuto un intervento chirurgico per cancro al seno ?Prova randomizzata e controllata con allocazione nascosta e valutazione del risultato accecato. AMBIENTAZIONE: Un centro multidisciplinare del seno di un ospedale terziario in Belgio. PARTECIPANTI: I pazienti erano idonei ad essere inclusi se avessero ricevuto una chirurgia unilaterale con la dissezione del nodo ascellare per il cancro al seno e hanno accettato di partecipare. La randomizzazione di 160 partecipanti ha assegnato 79 al gruppo di intervento e 81 ad un gruppo di controllo. INTERVENTI: Entrambi i gruppi hanno ricevuto linee guida sulla prevenzione del linfedema sotto forma di una brochure e esercizi che prevedono sessioni individualizzate supervisionate di 30 minuti - inizialmente due volte alla settimana, riducendosi a una volta ogni due settimane quando le pazienti hanno progredito. Le partecipanti di entrambi i gruppi sono state anche invitate a svolgere esercizi a casa due volte al giorno. Inoltre, il gruppo di intervento ha ricevuto 40 sessioni di linfodrenaggio manuale per 20 settimane con ogni sessione durata 30 minuti e eseguita da terapisti addestrati. l'incidenza cumulativa e il tempo per sviluppare il linfedema del braccio (definito come aumento di 200 ml) misurato con il metodo di spostamento dell'acqua con misure prese a basale e 1, 3, 6 e 12 mesi dopo l'intervento chirurgico erano gli outcomes primari.gli outcomes secondari erano il linfedema misurato con il metodo della circonferenza del braccio, la qualità della vita sulla salute utilizzando la scala SF-36. RISULTATI: 154 partecipanti (96%) hanno completato lo studio a 12 mesi. A 12 mesi l'incidenza del linfoedema nel gruppo di intervento era simile all'incidenza di linfoedema nel gruppo di controllo; Non c'era alcuna differenza di incidenza a 3 o 6 mesi. Non esisteva alcuna differenza tra i gruppi nel tempo necessario per sviluppare il linfedema. CONCLUSIONE: L'applicazione del linfodrenaggio manuale dopo la dissezione del nodo ascellare per il cancro al seno non ha impedito il linfedema nel primo anno dopo l'intervento chirurgico.
Ciò vuol dire che è provata l’efficacia nel ridurre il sintomo
ovvero l’edema ma non è dimostrato che ne prevenga l’insorgenza.
Le statistiche indicano che il linfedema post
mastectomia insorge nel 30-40% dei casi,ciò indica che ogni donna che abbia
subito questo intervento,più o meno demolitivo e con dissezione ascellare è
comunque a rischio di linfedema. In quest’ottica, se è vero che è inutile sottoporsi
sistematicamente a terapia di drenaggio linfatico post mastectomia è anche vero
che è indispensabile essere consapevoli dei rischi che si corrono proprio in
conseguenza dell’intervento subito.
La seduta di drenaggio linfatico manuale Vodder prevede
·
Il trattamento delle catene linfatiche del collo.
·
Il trattamento dei vasi linfatici superficiali dell’emidorso
sano e scarico ascellare del lato sano.
·
Trattamento dei vasi linfatici superficiali dal lato patologico
a quello sano e scarico ascellare del lato sano.
·
Trattamento profondo del dorso.
·
Trattamento superficiale dell’emitorace sano con scarico
ascellare del lato sano.
·
Trattamento superficiale dal lato patologico a quello sano con
scarico ascellare.
·
Trattamento profondo del torace.
·
Trattamento dell’arto superiore in toto.
Bisogna ricordare che trattandosi di movimenti a pressione
variabile fra 30-40 mmHg risulteranno al tatto leggeri tocchi.
Il tempo di esecuzione del DLM è di almeno un’ora mentre il tempo
necessario per il bendaggio è calcolato a parte e varia in genere dai 30 ai 40 minuti
Sospendere
il trattamento se durante le sedute si manifestano i seguenti sintomi:
·
Vertigini
·
Nausea
·
Dolore
·
Iperemia cutanea (rossore)
·
Aumento di volume dei linfonodi
Una
terapia di DLM non deve:
·
iniziare in assenza di diagnosi.
·
Proseguire oltre le 20
sedute se non si ottengono risultati
·
Iniziare in presenza di infezioni e terapia antibiotica.
Ciclo di
terapia
Un ciclo d’ attacco di 20 sedute è sufficiente a ridurre il
linfedema.
Un ciclo di attacco all’anno è sufficiente per mantenere l’effetto
e può essere correlato a un ciclo di richiamo dopo 6-8 mesi per un totale di 10
sedute.
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