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La pericolosità degli esercizi addominali tradizionali




Con l’arrivo della bella stagione fioccano puntuali le diete restrittive ed i programmi di allenamento mirati a ridurre il girovita.

Da aprile in poi, per chi come me si occupa di riabilitazione Urogincologica, inizia il periodo di affluenza ambulatoriale per incontinenza urinaria da sforzo .

Donne giovani e meno giovani ,nullipare e non, che arrivano in ambulatorio con la faccia perplessa di chi da un po' di tempo ha incominciato a soffrire di perdite senza una spiegazione logica.



E si, perché


bella stagione = prova costume che si avvicina

prova costume che si avvicina = iscrizione in palestra

iscrizione in palestra = esercizi addominali scorretti.




Cosa si intende per Esercizi addominali scorretti?

Tutti quegli esercizi che per essere praticati richiedono un aumento delle pressioni intraaddominali ovvero i classici esercizi di crunch e crunch inverso (a terra,alle sbarre, parallele e panca) , i sit up e i sollevamenti delle gambe e delle ginocchia.



L’iperpressione intraaddominale creata durante la pratica di questi esercizi porta a conseguenze negative per la muscolatura perineale. Basti pensare che durante l’esecuzione di un banalissimo crunch il perineo scende verso il basso diventando incapace di sostenere il peso degli organi ( vescica utero e retto) e perdendo molto spesso la capacità di contenere l’urina.





Si delineano quindi nel medio e lungo periodo oltre ad incontinenza urinaria quadri di :

1.     Prolasso genitale da eccessiva spinta degli organi verso il basso, può interessare la vescica (cistocele), il retto (rettocele) e  l’utero .

2.     Disturbi sessuali provocati dalla perdita di tono dei muscoli perineali, nella donna con riduzione o perdita della percezione dell’orgasmo mentre nell’uomo con riduzione della resistenza nell’atto sessuale.



Uno studio pubblicato nel 1999 riporta fra le cause principali di Incontinenza urinaria l’abuso di esercizi addominali.

Uno studio del 2005 ha analizzato invece le condizioni urologiche degli istruttori di fitness belga i quali hanno riportato nel 50 % dei casi prolasso genitale ed incontinenza urinaria.



A concludere il quadro non proprio idilliaco tra fitness e apparato urogenitale arriva un ulteriore studio del 2005 condotto dal Dr. Caufriez il quale ci illustra come la pratica regolare di esercizi iperpressivi quali anche aerobica e spinning sia alla base di una significativa riduzione del tono muscolare perineale con una riduzione media del 20% dopo solo un mese di pratica.



Detto questo non vi consiglio di certo di abbandonare lo sport, il quale se praticato correttamente apporta benefici sostanziali. Piuttosto vi esorto a diffidare dal fai da te casalingo ma anche dai professionisti del fitness che dinanzi alla richiesta di riduzione del girovita vi raccomandano gli esercizi addominali tradizionali, senza avere la più pallida idea di quali siano le reali azioni muscolari e gli effetti secondari che ne determinano.




cosa fare quindi per ridurre il girovita senza mettere in pericolo l’apparato urogenitale e la statica pelvica?




Bisogna praticare esercizi che attivano “passivamente” la muscolatura addominale (retto trasverso e obliqui ) e i muscoli del pavimento pelvico senza aumentare la pressione all’interno dell’addome.




Stiamo parlando quindi degli esercizi addominali ipopressivi.










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Resende AP, Torelli L, Zanetti MR, Petricelli CD, Jármy-Di Bella ZI, Nakamura MU, Araujo Júnior E, Moron AF, Girão MJ, Sartori MG.


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Resende AP, Stüpp L, Bernardes BT, Oliveira E, Castro RA, Girão MJ, Sartori MG.

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Caufriez M., Fernández-Domínguez J.C., Defossez L., Wary-Thys C., “Contribución al estudio de la contractilidad del suelo pélvico”, Fisioterapia, 2008, Marzo-Abril; 30(2) : 69-78

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