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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Autosvezzamento: un modo nuovo, ma antico, di svezzare

Quando si pensa all’autosvezzamento molto spesso ci si immagina di avere a che fare con una pratica frutto dell’ultima moda in fatto di bambini. Sembrerà strano ma fino a quasi 70 anni fa era la normalità. Fino a prima che ci convincessero che un bambino non può essere svezzato con cibi solidi se non omogeneizzati questa era la prassi. Da quando il baby food è entrato a gamba tesa nella nostra quotidianità siamo portati a pensare che ogni cosa debba essere specificatamente adatta al bambino.   E’ mia ferma convinzione che l’unica cosa che preferirei non dare ad un bambino è proprio il “cibo per bambini”.Ne comprendo l'utilizzo per le mamme che vanno sempre di corsa, ma rientrando anche io pienamente in questa categoria, trovo molto più pratico, sano ed economico, far mangiare quello che di sano c'è sulla tavola. Verdure al vapore, un bel piatto di fusilli al sugo, magari del cous cous di verdure,della quinoa. La vastità di scelte sane é infinita. Sembre

Quando i bambini non gattonano

Il gattonamento va considerato come una vera e propria tappa nello sviluppo del bambino , una fase preparatoria che gli permetterà di acquisire sicurezza e abilità e che gli consentirà di prendere consapevolezza delle distanze, delle profondità e di sperimentare ostacoli e pericoli. Capita che alcuni bambini non gattonino o non sperimentino nessun tipo di spostamento a terra, non importa, cammineranno con i loro tempi . Bisogna sottolineare che i bambini che non hanno gattonato sono quelli che hanno ricevuto più “interferenze” da parte dei genitori o che comunque non sono stati lasciati abbastanza liberi sul tappeto. I bambini devono essere lasciati liberi di esplorare in sicurezza senza ansie da parte dei genitori. Il non gattonare non influisce sul loro sviluppo motorio ma bisogna sottolineare come spesso questi bambini siano più soggetti a cadute pericolose quando imparano a camminare non avendo avuto l’opportunità di prendere le "misure" . Un e

Lo sviluppo psicofisico del bambino

I bambini si sviluppano con un ritmo individuale, e per questo non è possibile prevedere con esattezza quando acquisiranno una data  capacità.  Le tappe dello sviluppo che vengono qui descritte debbono essere considerate uno schema generale dei cambiamenti attesi durante la  crescita: lievi scostamenti da questo profilo non debbono procurare  allarme. Da 3 a 6 mesi Relazionale Ricambia il sorriso dell’adulto (sviluppo del sorriso sociale) Si diverte a giocare con gli altri e può dispiacersi se il gioco viene interrotto Aumenta la propria capacità espressiva sia con le espressioni facciali che con i movimenti del corpo. Motorio Drizza la testa e il tronco quando si trova in posizione prona (a pancia sotto) Sostiene la parte superiore del proprio corpo quando è sdraiato sulla pancia Si piega sulle ginocchia quando i piedi sono appoggiati a una superficie stabile Allunga le gambe e scalcia quando è sdraiato Apre e chiude le mani Porta le mani alla boc

Tutte le mamme hanno il latte? vediamo cosa dice la scienza

Negli ultimi anni soprattutto sui SOCIAL assisto ad un vero e proprio scontro a volte, anche a suon di paroline non proprio dolci,    fra le mamme che allattano e quelle che preferiscono non farlo. L’allattamento è diventato questione di dibattito all’ultimo tweet. Difficilmente comprendo il perché di questa  bagarre ma puntualmente mi perdo a leggere gli innumerevoli commenti che le mamme si rivolgono a vicenda. Mamme che criticano altre mamme di non essere sufficientemente “MAMME” e altre mamme che esprimono disgustate il loro parere sull’allattamento o sulle scene di allattamento in pubblico, o sulle controindicazioni psicosociali per il bambino. Personalmente ritengo la questione infondata in quanto ognuna è libera di fare come meglio crede se pensa che sia la cosa più giusta per se stessa e per il proprio bambino. Considerazioni: Mi sento di dire a tutte le mamme che NON hanno intenzione di allattare perché porta loro disagio o stress:  “ fate bene ” . L’al

Il bucato del Bebè: facile veloce ed ecologico

3 prodotti giusti per rispettare il ph della pelle del tuo bambino: ne gioverà la sua salute ed il tuo portafogli. Quando si pensa ai prodotti per il bucato del bebè spesso ci si illude che la soluzione migliore siano saponi battericidi,disinfettanti e ammorbidenti. La prima domanda che bisogna porsi è se sia realmente necessario disinfettare gli indumenti che il bambino indossa e quali siano i vantaggi. A questa domanda ho ampiamente risposto in un precedente articolo in cui ho illustrato proprio tutti gli svantaggi di una vita asettica. Questo non vuol dire vivere nella sporcizia,semplicemente significa non essere dipendenti da prodotti chimici industriali ad azione battericida che interferiscono con il PH del bambino e con l’ambiente. I prodotti chimici industriali per il bucato rimangono all’interno del tessuto,anche se sciacquati. Questi, a contatto con la pelle, favoriscono l’insorgere di secchezza dell’epidermide, PRURITI, ROSSORI O ADDIRITTURA