Negli ultimi anni soprattutto sui SOCIAL assisto ad un vero e proprio scontro a volte, anche a suon di paroline non proprio dolci, fra le mamme che allattano e quelle che preferiscono non farlo.
Difficilmente comprendo il perché di questa bagarre ma puntualmente mi perdo a leggere gli innumerevoli commenti che le mamme si rivolgono a vicenda.
Mamme che criticano altre mamme di non essere sufficientemente “MAMME” e altre mamme che esprimono disgustate il loro parere sull’allattamento o sulle scene di allattamento in pubblico, o sulle controindicazioni psicosociali per il bambino.
Personalmente ritengo la questione infondata in quanto ognuna è libera di fare come meglio crede se pensa che sia la cosa più giusta per se stessa e per il proprio bambino.
Considerazioni:
Mi sento di dire a tutte le mamme che NON hanno intenzione di allattare
perché porta loro disagio o stress: “ fate bene”.
L’allattamento è una
pratica intima e delicata. Se la mamma non è, per qualsivoglia motivo, a proprio agio
i benefici si annullano. I neonati,infatti, percepiscono il nervosismo materno
anche dalla frequenza del battito cardiaco. Un allattamento portato avanti con
malessere e tensione non ha senso, a meno che non ci sia la ferma intenzione
della mamma di volerlo fare a tutti i costi. I bambini che crescono con il latte formulato
artificialmente diventano grandi in egual modo, forse con qualche malanno in più,
per via della mancata trasmissione di anticorpi materni, ma comunque diventano
adulti.
Invece, a tutte le mamme che hanno intenzione di allattare ma non ci riescono perché “NON HANNO LATTE” dico “andate
a studiare la lattogenesi!!!”, ovvero la fisiologia di
produzione del latte; e sì, perché non è possibile al giorno d’oggi, con un
accesso alle informazioni così semplificato grazie alla tecnologia, pensare di
non allattare perché non si produce abbastanza latte.
Quindi, care mamme, se preferite non allattare perché non vi va
e non vi piace siete giustamente comprese, ma se il motivo per cui non
allattate è che non avete latte allora è meglio che vi aggiorniate un po' perché, nella stragrande maggioranza dei casi, rientrate fra le donne che possono allattare il proprio
bambino.
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal, sottolinea che le condizioni per
cui è difficile o impossibile allattare si aggirano attorno al 5%. In questa
percentuale, però, sono inclusi anche eventuali problemi del bambino. Potete,
perciò, trarre le dovute conclusioni: la causa che determina la maggior parte
dei fallimenti dell’allattamento è dovuta ad una cattiva gestione
dell’allattamento e non per una reale incapacità fisica. Quindi…
Tutte le
mamme hanno il latte?
Sì!!!
Se vogliamo essere precisi un buon 98% .
Basti pensare che i casi di agalattia ovvero di totale
assenza di latte sono attestati appunto intorno al 2%, quindi rarissimi.
Latte materno: lattogenesi e galattopoiesi
La Lattogenesi non è altro che la montata
lattea che arriva in genere tra il 3° e il 5° giorno di puerperio subito dopo
il colostro.
La Galattopoiesi è il mantenimento della
secrezione lattea che dipende da un meccanismo riflesso avviato dalla suzione del neonato.
La produzione di latte materno risponde quindi alla regola della “DOMANDA
E OFFERTA” ovvero più latte consuma il bambino e più il corpo ne
produce.
Quindi care mamme se volete potete.
Sebbene oggi in molte parti del mondo sia normale continuare l’allattamento anche fino a 3-4 anni, in occidente la maggior parte dei bambini sono allattati meno di un anno, anche se le raccomandazioni parlano di “due anni od oltre”, intendendo che questo dovrebbe proseguire, secondo i desideri di mamma e bambino, anche durante la fase di introduzione di cibi solidi e graduale passaggio ad una dieta analoga a quella degli adulti. Di fatto, le più importanti autorità sanitarie riconoscono da anni che l’allattamento non diventa, col tempo, un vizio, ma resta una valida pratica di accudimento della prole e che il latte materno non perde, anche quando il bambino inizia a diversificare ed ampliare la dieta, il suo immenso valore nutritivo e immunitario.
Bibliografia
Decline
of Breast-feeding. Spence JC. Br Med J. 1938 Oct
8;2(4057):729-33
The
modern decline of breast-feeding. The failure of lactation. 1938.
Spence JC.J Hum Lact. 1991 Mar;7(1):28-9. No abstract available. Erratum
in: J Hum Lact 1991 Sep;7(3):144
American Academy of Pediatrics Policy Statement. Breastfeeding and the use of human milk http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2012/02/22/pe ds.2011-3552.
OMS e l’UNICEF Global Strategy for Infant and Young Child Feeding. Geneva: WHO, 2003 http://www.who.int/maternal_child_adolescent/documents/92415 62218/en/index.htm
Sellen DW. Evolution of infant and young child feeding: implications for contemporary public health. Annu Rev Nutr 2007;27:123-8
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Sellen DW. Evolution of infant and young child feeding: implications for contemporary public health. Annu Rev Nutr 2007;27:123-8
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